Terapia infiltrativa
La terapia infiltrativa dell’anca è una tecnica mininvasiva che consiste nell’iniezione di una sostanza direttamente in articolazione o in regione tendinea inserzionale.
Generalmente in caso di infiltrazione articolare è preferibile l’ausilio di una guida ecografica per identificare con più sicurezza la rima articolare.
Quali sono le sostanze utilizzate?
Cortisonici:
Hanno una forte azione anti-infiammatoria che aiuta a migliorare il dolore e la mobilità dell’articolazione.
Acido ialuronico:
Quando iniettato all’interno dell’articolazione, agisce meccanicamente, depositandosi sui capi articolari li lubrifica, permettendo così un miglior scorrimento durante il movimento, una riduzione dell’attrito dell’osso sub-condrale e di conseguenza una riduzione dell’infiammazione e del dolore.
Ozono
É una sostanza che ha preso piede più recentemente nel trattamento sintomatico dell’artrosi, favorisce l’eliminazione delle sostanza mediatrici del dolore, ha un’azione antinfiammatoria, è una terapia naturale che non ha alcuna azione lesiva sulla struttura articolare non rilasciando depositi microcristallini, privo di effetti collaterali e duraturo nel tempo. Essendo l’ozono un derivato diretto e potenziato dell’ossigeno, è particolarmente indicato nelle tendiniti inserzionali e borsiti, tipo trocanteriti, in quanto ossigena abbondantemente i tessuti dove viene iniettato migliorandone l’irrorazione e richiamando più rapidamente cellule anti-infiammatorie responsabili della risoluzione dell’infiammazione e del dolore.
Quali sono le patologie dell’anca che si possono trattare con terapia infiltrativa?
- Tendiniti e borsiti peritrocanteriche
- Artrosi
- Conflitto femoro acetabolare
- Artrite Reumatoide
- Altre artriti di origine reumatica (artrite psoriasica)
Che risultati aspettarsi?
É bene sapere che i risultati non saranno immediati, spesso il miglioramento avverrà nell’arco di qualche settimana, inoltre potrebbe manifestarsi dolore transitorio secondario alla procedura infiltrativa nei giorni immediatamente successivi.
I benefici del trattamento possono durare da 3 mesi ad 1 anno a seconda del tipo di sostanza utilizzata e della gravità della patologia.